Un lento cammino attraversa il Salento!
Angelo e Marzia ci raccontano il loro trekking passo dopo passo.
Informazioni utili
- Partenza: Lecce
- Arrivo: Santa Maria di Leuca
- Periodo: 27 ottobre – 1 novembre
- Documenti necessari: carta d’identità, tessera sanitaria
Riassunto tappe
Cari amici avventurieri, avete mai sentito parlare del Cammino del Salento?
Tra borghi antichi e sentieri vista mare, Angelo e Marzia hanno camminato lungo paesaggi naturali unici tra costiere, piscine naturali, grotte e piccole baie. Questo è il cammino che attraversa il Salento e si articola in due distinti itinerari, che partono entrambi da Lecce e si separano all’inizio, tornando ad unirsi ad Otranto e le ultime tappe coincidono.
● La via del Mare, 115 km in cinque tappe che permette di arrivare sull’adriatico già il primo
giorno;
● La via dei Borghi, 135 km in sei tappe, più ricca dal punto di vista culturale e artistico, si
snoda nell’entroterra i primi tre giorni, su strade di campagne tra muretti a secco e ulivi, e
sul mare gli ultimi tre giorni.
Il Cammino del Salento è un’occasione da non perdere per chi ama viaggiare lento, alla scoperta dei mille colori della Puglia. Ora vediamo insieme quale percorso i nostri coniugi hanno percorso.
Prima di iniziare la loro avventura, Angelo e Marzia hanno ritirato il passaporto del pellegrino. È un documento di viaggio del Cammino del Salento, che accompagnerà per tutto il percorso il camminatore, attestandone l’identità e le motivazioni che hanno portato ad intraprendere questo viaggio.
Il passaporto è costituto da 44 pagine, dove al suo interno è possibile trovare:
● la sezione dei timbri;
● il diario di viaggio;
● i chilometri parziali;
● i punti acqua e i luoghi da non perdere;
● check-list delle cose da fare;
● check-list dello zaino;
Il Passaporto del Pellegrino arriverà con all’interno anche il santino della Madonna Maris Stella, la cui luce ti guiderà nel lungo cammino.
PRIMA TAPPA:
Via del Mare: da Lecce a San Foca
Dopo la bellissima ed emozionante serata “Scaliamoci” vissuta a Nembro tra racconti di montagna e di vita vera, Angelo e Marzia mettono la sveglia del telefono che, dopo il loro input, risponde: “La sveglia suonerà tra 2 ore e 45 minuti”!!! Ma loro sono fatti così: si vogliono godere ogni minuto della giornata, partire il prima possibile e ritornare più tardi che si può… Perché, come dice il loro motto: “A dormire si è sempre a tempo”. E così, dopo auto per Orio, volo su Brindisi e shuttle… i due coniugi, sono arrivati alle 8:30 a Lecce, puntuali davanti a Porta Napoli dove ad accoglierli c’era Federica Miglietta del Cammino del Salento che riporta loro gli ultimi consigli per il cammino.
Foto di rito, saluti, colazione in piazza Duomo, visita veloce per il centro storico della bella città di Lecce e via, partiti per il loro pellegrinaggio. La traccia gpx e le immancabili frecce arancio li guidano velocemente fuori dalla città ed attraverso lunghi rettilinei. Piano piano i palazzi lasciano il posto al verde ed agli innumerevoli e tipici muri a secco. Ad una fontana ristoratrice ritrovano un giovane ragazzo, Andrea, che li aveva fotografati alla partenza e così i tre camminatori iniziano a conoscersi meglio, i racconti delle loro vite cominciano a ritmare con i loro passi. Continuano lungo percorsi rettilinei e monotoni di questa prima parte, soprattutto per il molto asfalto, ma ciò che ha colpito molto i nostri camminatori sono i molteplici e silenziosi cimiteri a cielo aperto di ulivi di ogni età e che in alcune zone sono già in fase di sostituzione. Proseguono la loro avventura e lungo il percorso, per buona parte destinato anche a pista ciclabile, incontrano diversi cicloturisti con bici dall’inconfondibile colore arancione e la scritta “Girolibero” a cui Angelo e Marzia sono molto affezionati dato che hanno percorso molte ciclabili d’Europa con questo “gruppo”. Tra una parola e l’altra arrivano fino ad Acaya, un bel paese dove ai loro occhi il color beige pietra domina più del castello che lo caratterizza. Nell’unico alimentari-bar aperto, prendono qualcosa da mangiare e bere, visto che erano partiti
proprio senza cibo per ridurre il peso dello zaino. Riprendono il cammino e dopo altri chilometri abbastanza monotoni e solitari, raggiungono verso le 15:00 il mare, lungo la costa Adriatica. Il mare affascina in ogni stagione e condizione.
Il clima è sempre stato ottimo ma la giornata velata, così decidono che il bagno si rimanda a domani. Camminano un po’ sparsi lungo il sentiero della costa incontrando solo qualche pescatore, fino a quando, verso le 17:00, arrivano a San Foca. Prima dell’hotel, visita obbligata al market per acquistare Coca-Cola. Doccia, cena e breve giro per il piacevole paese di San Foca. Mentre passeggiano solitari sul lungo mare, si ricordano di Andrea, ma non fanno a tempo di nominarlo che vedono la sua piccola tenda. Angelo, Marzia e Andrea si fanno ancora qualche risata insieme prima di rientrare. Chissà se le loro strade, si rincontreranno.
A domani amici camminatori!
RECUP GIORNALIERO:
CHILOMETRI: 30 Km
TEMPO: 7 ore di cammino
SECONDA TAPPA:
Via del Mare: da San Foca a Otranto
Angelo e Marzia si svegliano non troppo presto nel silenzio di San Foca che, finito il boom estivo, sta tornando alla sua quotidianità naturale. Massimo, il proprietario dell’Hotel, con il suo sorriso ha preparato una super colazione all’aperto per loro. Ricaricate le energie, preparano gli zaini e salutano gli albergatori con foto di rito ed un altro caffè offerto, a cui non possono rinunciare! La giornata è bella e soleggiata e non fa troppo caldo. Lasciano San Foca e si avviano sempre lungo il mare verso il paesino di Roca. Passo dopo passo il percorso li guida fino ad arrivare al sito archeologico di Roca Vecchia che visitano, ammirando con particolare stupore la magnifica grotta della poesia. Ripartono sul loro cammino ed in breve raggiungono Torre dell’Orso, e, come gli è stato consigliato, acquistano qualcosa per il pranzo all’unico market-bar che mette anche il timbro sulla credenziale. Raggiungono dall’alto la spiaggia ed il golfo delle due sorelle che, bianche ed immobili, si ergono nelle magnifiche sfumature di blu che appaiono avanti ai loro occhi. Senza parole. Ora il cammino prosegue quasi sempre lungo la costa con viste spettacolari sul mare e scogliere dallo stile nordico, fino ad arrivare ai faraglioni di S. Andrea, area questa conosciuta anche come i Caraibi del Salento. Spettacolo mozzafiato!!!!
Riprendono la loro camminata e finalmente dopo tante scogliere, verso le 13:00, trovano la spiaggetta ideale per una breve sosta, un bagno e pranzo. Non c’è anima viva attorno a loro. Dopo essersi riposati, riprendono il cammino che li impiegherà tutto il pomeriggio, in parte sulla costa, ma prevalentemente lungo belli ed interminabili rettilinei o bellissime e folte pinete stile toscano che percorrono quasi sempre senza incontrare nessuno, ma molto suggestive. Arrivano finalmente alla baia dei Turchi e poi al primo bar per veloce siesta merenda, per poi riprendere il cammino verso Otranto, che è ancora lontana. Infatti, la raggiungono dopo il tramonto verso le 18.
RUCUP GIORNALIERO:
CHILOMETRI: 28 km
TEMPO: 6 ore e mezza di cammino
TERZA TAPPA:
Via del Mare Salento: da Otranto a S. Cesarea Terme
Dopo una bella e profonda dormita, Angelo e Marzia alle 8:00 puntuali si gustano una colazione spettacolare con vista mare. Dopo un cappuccio, un krapfen alla crema, un cornetto rigorosamente vuoto, una fetta di plumcake al cioccolato, una di torta allo yogurt, due fette di pane, burro e marmellata, tre bicchieri di succo multivitamina e anche l’immancabile pasticciotto, è tempo di preparare lo zaino, con tanto di pressatura finale e…via!
Prima di mettersi in cammino per raggiungere la tappa successiva, fanno un giro veloce della bellissima Otranto, che ieri hanno visitato solo di sera, con la sua cattedrale, il castello, le viuzze e pure una bella spiaggia.
Giro di visita fatto! Si ritorna a camminare. Percorrono un sentiero che costeggia dall’alto il mare, che anche qui presenta una bella costa ma sempre frastagliata, fino ad arrivare in leggera salita alla torre del Serpe che
domina dall’alto tutta la zona, proseguendo poi, attraversano anche ampia area dell’Orte fino a raggiungere un bar posto proprio davanti all’omonima bella spiaggetta. Troppo presto per un bagno ed anche per un altro spuntino.
Risalgono poi verso l’interno fino a raggiungere l’ex cava di bauxite, ora occupata da un verde lago incastonato tra lucenti pini ed una terra rossastra che gli rievoca i colori di territori indiani visti nel tour dei parchi della California.
Colpo d’occhio spettacolare! Foto e via, direzione Porto Badisco. Questa tappa viene raggiunta verso le 14:00 superando la metà del percorso odierno e dopo diversi e lunghi saliscendi dal fondo terroso, erano abbastanza stanchini. La giornata era stupenda e con la giusta temperatura decidono di fermarsi per un tuffo
rigenerante per poi proseguire belli freschi alla loro destinazione. Il percorso del pomeriggio, come in parte anche quello del mattino, vede un’alternanza di paesaggi e spesso anche lontani dal mare, tra cui pietraie, muretti a secco ricoperti dalla vegetazione, ampie distese stile tundra. Prima delle 17:00 e del buio, arrivano alla loro destinazione: Santa Cesarea Terme. Bel paese, seppur piccolo, con qualche grande hotel in relazione alla presenza di un centro termale. Vengono accolti nella villa d’epoca dove passano la notte.
Angelo e Marzia si meritano una cena in riva al mare, per poi ritornare nella loro stanza
per il meritato riposo.
RECUP GIORNALIERO:
CHILOMETRI: 27 Km
TEMPO: 6 ore e mezza di cammino
QUARTA TAPPA:
Via del Mare Salento: da Santa Cesarea Terme a Marina di Serra
La notte nella villa dell’Ottocento è passata bene. La colazione viene effettuata alle 7:30, in anticipo rispetto alle abitudini del posto. Ottima e varia colazione anche oggi, soli in bella veranda con vista mare. Colazione fatta, zaino ricomposto e via, si riparte! Riprendono la via del mare dove all’unica persona in giro a quell’ora chiedono una foto su una panchina che oggi, sembrava aspettare proprio loro. Proseguono e, sempre sul mare, trovano resti di grandi epiche piscine scavate nella pietra e che oggi sono bagnate da un mare cristallino. La giornata si presenta subito splendida e fa già caldo, ma in generale si cammina bene. Proseguono su asfalto e poi anche su sentieri in buona parte in salita, fino ad arrivare al paese di Castro. Arrivano nella piazzetta principale fermandosi ai tavolini del bar del Castello per una siesta caffè Leccese. Passaggio dal Castello per timbro credenziale e poi si riparte. Camminano ancora per un tratto per poi scendere a Castro Marina, dove il colore del mare fa letteralmente paura e, non a caso, più che in altre spiagge, trovano molta gente al sole, anche se meno a fare il bagno. Dopo aver fatto una cinquantina di foto, decidono di scendere per un tuffo, anche se la strada è ancora tanta da fare. I coniugi ripartono freschi e il percorso, dopo una prima parte direttamente sugli scogli non comodissimi da attraversare, passa più all’interno con fondo molto vario e diversi punti in cui non si vede nemmeno il mare, però in generale bello comunque. Proseguono la loro avventura lungo il sentiero che regala sempre ottimi paesaggi, passo dopo passo raggiungono l’agriturismo che li ospiterà a Marina di Serra, dove vengono accolti sempre con la solita gentilezza. Qua si concedono un po’ di meritato relax, visto l’orario e dato che questa era considerata la tappa più impegnativa. Angelo e Marzia, vengono avvisati del fatto che in zona è tutto chiuso per cenare…così la gentilissima proprietaria li porta in auto nel centro del paese, dove trovano un ottimo pub per recuperare l’energie perse. Tornano poi all’agriturismo per riposarsi perché domani li aspetta l’ultima tappa del loro cammino.
RECUP GIORNALIERO:
CHILOMETRI: 26 km
TEMPO: 7 ore di cammino
QUINTA TAPPA:
Via del Mare Salento: da Marina di Serra a Santa Maria di Leuca
Oggi colazione ancora anticipata alle 7:30 per guadagnare tempo. Dopo la preparazione dello zaino, foto e saluti di rito con la gentile proprietaria dell’agriturismo che li ha ospitati, si mettono in cammino. Prima tappa subito nelle vicinanze, per vedere le piscine naturali di Marina di Serra dove, nonostante l’ora, il mare oggi non calmo ed il vento, c’è già qualche impavido che fa il bagno. Riprendono il loro cammino, stando però più all’interno e fino a raggiungere il paese di Tiggiano, dove fanno una piccola sosta solo per raccogliere il timbro sulla credenziale presso un ferramenta, dove trovano una ragazza gentile che fornisce loro indicazioni anche per trovare qualcosa per il pranzo presso il prossimo paese. Tornano a camminare e dopo qualche centinaio di metri inizia a scendere qualche goccia anche se soffia ancora il vento…la giornata resta quasi sempre grigia e ventosa, senza però mai piovere.
Acquistano qualcosa per pranzo al paese successivo, visto che poi per qualche ora non ci sarà più nulla e proseguono lungo sentieri in prevalenza situati tra campi di ulivi o comunque agricoli. I muri a secco fanno compagnia ovunque ed ogni tanto troviamo anche delle belle ville costruite sempre con lo stile tipico della zona.
Proseguono il cammino, che nella zona del Ciolo torna lungo la costa, e non mangiano sulla spiaggia ma in una zona limitrofa, ai piedi di una falesia di arrampicata, dove trovano un comodo tavolino. Pranzano in 15 minuti e ripartono fino a raggiungere il paese di Gagliano del Capo, dove arrivano belli stanchini. Sarà che è l’ultimo giorno, sarà il cielo grigio, sarà il vento… serve qualcosa che li ricarichi… un buonissimo e gustosissimo gelato! Ripartono a mille ed infatti si avvicinano alla loro ultima meta più presto del previsto. Prima però, a qualche chilometro dall’arrivo, come vuole la tradizione del cammino, entrambi raccolgono un sasso che rappresenterebbe il peso dei propri peccati, per portarlo fino all’Erta Antica, un monumento posto a circa all’ultimo chilometro, prima di arrivare al Santuario di Finibus Terrae, traguardo del loro cammino e dove, storicamente, pellegrini da tutto il mondo le lasciavano simbolicamente prima di finire il loro percorso. Fatto il rito delle pietre, scorgono da lontano il faro di Santa Maria di Leuca e capiscono che ormai ci sono. Il mare oggi soffia autoritario e le onde urlano la loro forza sbattendo contro le grotte poste sotto il faro, nei pressi del punto d’incontro dei due mari. Resterebbero ore ad ammirare tale forza della natura ma, per raggiungere il Santuario, restano da risalire i 284 scalini che dividono la fine del cammino del Salento e km 0 di Finibus Terrae. Eccoli nella piazza del Santuario!!! Sono arrivati! Angelo e Marzia sono ovviamente super felici, anche se, come è normale che sia, quando si raggiunge il traguardo di una bella esperienza, seppur faticosa che possa essere stata, le emozioni di gioia per l’arrivo si mixano con quelle che vorrebbero riportarti alla partenza ed alle fantastiche emozioni che ti ha permesso di vivere e condividere.
Entrano in chiesa e poi al bar, per l’ultimo timbro ed un meritato brindisi.
RECUP GIORNALIERO:
CHILOMETRI: 27 km
TEMPO: 6 ore e mezza di cammino
Angelo, conclude dicendo: “Non abbiamo fatto un’impresa e nemmeno nulla di speciale,
abbiamo avuto solo la fortuna di poter vivere un’altra bellissima esperienza insieme, in
luoghi che meritano davvero di essere visti e tra gente che spero non cambi mai.”
Alla prossima avventura!
Autori: Andrea Moioli, Marta Giovanelli