Il cammino dei pescatori, Portogallo

Descritto da molti come il cammino a piedi più bello d'Europa.

TREKKING LUNGO L’OCEANO ATLANTICO? Uno dei cammini più belli al mondo. 

Informazioni utili

  • Partenza: Porto Covo  (Alentejo, Portogallo) 
  • Arrivo: Odeceixe (Algarve, Portogallo) 
  • Periodo: dal 8 maggio al 12 maggio 
  • Documenti necessari: carta d’identità, tessera sanitaria
  • Durata: 4 giorni 
  • Distanza: 70 km 
  • Difficoltà: facile/media (pianeggiante ma sabbioso) 

Riassunto tappe

La bellezza e l’intensità dei luoghi che Elena e Martino hanno percorso provoca una grande emozione.

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Siamo in Portogallo, precisamente questo viaggio descrive il Sentiero dei Pescatori. Il “Cammino dei Pescatori”, meglio conosciuto come il “Fischermen’s Trail” o “Trilho dos Pescadores”, è un itinerario escursionistico unico in tutta Europa e uno dei luoghi naturalistici più belli del mondo. Il suo nome è dovuto proprio al fatto che si trattava di sentieri percorsi dai pescatori in cerca del mare più pescoso. Il cammino dei pescatori fa parte della ben più lunga Rota Vicentina, un percorso costiero suddiviso in 13 tappe, da Sines a Lagos. Le due regioni nelle quali camminano sono: Alentejo e Algarve. Alentejo occupa una vasta porzione del Centro Sud del Paese, invece Algarve si estende orizzontalmente lungo la fascia meridionale. Questo percorso offre sentieri spettacolari lungo il litorale sud-occidentale e meridionale del Portogallo, una costa prevalentemente alta, caratterizzata per lo più da falesie e spiagge, dove si attraversano luoghi ideali per i viaggiatori che amano il mare, e la vegetazione è ricca di profumi e colori. Questo sentiero non è percorribile dai ciclisti se non per brevi tratti che portano alle spiagge e alle zone attrezzate per l’accesso dei turisti perché per il 90% si cammina sulla sabbia e spesso con discrete pendenze, quindi, se avete intenzione di percorrerlo troverete sul cammino altri pellegrini o potrete incontrare dei pescatori locali nei posti più esposti e sorprendenti, intenti a lanciare esche e sporgere lunghissime canne da pesca. Per evitare la forte pressione turistica e il troppo caldo, è meglio evitare i mesi estivi; proprio come hanno fatto Elena e Martino che hanno percorso questo cammino nel mese di maggio. Infatti, i mesi più adatti per camminare lungo la Rota Vicentina, vanno da settembre a giugno. Il sentiero dei pescatori è segnalato in entrambe le direzioni; sta al camminatore decidere da dove iniziare il cammino e se percorrere tutte le tappe oppure solo un pezzo…si dà la massima libertà di scelta a chi cammina. In entrambi i casi, si deve arrivare in Portogallo in aereo: a Lisbona o Faro, e raggiungere la propria destinazione di partenza.

Elena e Martino sono atterrati a Lisbona e si sono diretti con un bus di linea verso Porto Covo, un piccolo villaggio di pescatori dalle case bianche e decorate con le tipiche linee blu. Il primo giorno, dopo una notte trascorsa in un piccolo B&B lasciano Porto Covo ed entrano nella costa dell’Alentejo. La vista e il rumore imponente delle onde dell’oceano li accompagnano per tutta la tappa, oltre alla segnaletica verde e azzurra, che spicca nelle dune ricchissime di vegetazione che fiancheggiano le alte scogliere e le immense spiagge deserte. Dopo pochi km, la batteria del telefono era già dimezzata… inutile dirlo quanto sia difficile impressionare in una foto tanta bellezza! E dopo 18,6 km di camminata arrivano alla vivace e turistica Vila Nova de Milfontes.

 

Il giorno seguente, Elena e Martino lasciano la piccola cittadina di Vila Nova de Milfontes e seguono il percorso tramite il ponte del Rio Mira. Continuano il cammino e sono ad un’altitudine fra i 10 e i 30 metri, avvicinandosi e allontanandosi dalla costa che si snoda con scogliere scure orlate da piccole spiagge. Il paesaggio che ammirano sulla costa è simile alla tappa precedente, ma ad ogni angolo, ad ogni passo che fanno, sentono un rinnovamento di emozioni. Attraversano mezzo mondo in poco più di 17 km… un antico samurai, un bellissimo murales, la foresta amazzonica, boschi di acacia, canneti, le scogliere a picco sul mare, le dune di sabbia, le spiagge deserte, i paesaggi oceanici arrivando così ad Almograve.

Siamo al terzo giorno di cammino, Elena e Martino lasciano Almograve alle spalle. L’impressione è quella di ritrovarsi all’incrocio tra un quadro di Van Gogh, un libro di geologia e un film western: dapprima sentieri sui toni del rosso e del giallo, così intensi da chiedersi se non siano stati dipinti e poi la storia della terra a portata di mano, visibile come paragrafi di un libro fatto di falesie. Fanno una pausa a metà percorso, a Cabo Sardao dove il suo faro e infiniti chilometri e chilometri a picco sul mare, con maestose scogliere calcaree sulle quali le cicogne proteggono i loro piccoli nati da pochi giorni, donano un vero spettacolo della natura! Dopo 22 km arrivano a fine tappa a Zambujeira do Mar, un piccolo paese di pescatori famoso anche per la splendida Praia de Nossa Senhora da Rocha dove è d’obbligo una sosta per immortalare tanta bellezza!

Ed ecco che, senza quasi accorgersene, sono già all’ultimo giorno di cammino. Anche questa tappa non perde la sua magia fra dune di sabbia, scogliere a picco e paesaggi ogni volta diversi, sempre con un denominatore comune al loro fianco: l’oceano. Dopo aver superato diverse spiagge, fra cui la splendida “Praia da Amalia”, si attraversa il piccolo villaggio di pescatori di Azenhas do Mar. E il sentiero continua… poco prima dell’arrivo si presenta lei: “Praia de Odeceixe”, una delle spiagge più affascinanti dell’intera costa nonché una delle sette meraviglie del Portogallo. Una volta ammirato lo splendore del panorama, si ridiscende il promontorio e si raggiunge così il paese percorrendo un’infinita strada asfaltata. Attraversato il tanto atteso ponte sul fiume Ribeira de Seixe, dopo aver camminato 19 km raggiungono così l’Algarve e si accorgono di aver concluso così la loro splendida avventura dalle mille emozioni e sensazioni.

“Un cammino nel Sud del Portogallo, dove farsi accompagnare dai colori dell’oceano, calmo o in burrasca e con i piedi nella sabbia tra scogliere a picco, spiagge e sentieri che si possono percorrere tutto l’anno: è un territorio stupendo e fragile, un mondo da scoprire e custodire, per sé e per le future generazioni.”

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Autori: Andrea Moioli, Marta Giovanelli